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mercoledì 6 marzo 2013

The Voice Of Italy, Carolina Di Domenico: "Il rapporto tra web e tv è fondamentale: ormai vanno di pari passo"


Un’avventura ‘web social’ quella che Carolina Di Domenico, ex vj di Mtv, dovrà affrontare aThe Voice Of Italy. E, per quanto ci riguarda, in quanto rappresentantidelUèbera ora.
Anche il gesto di dare la precendenza alle domande del web nel corso della conferenza stampa di questa mattina, è stato un bel segnale di apertura ad un mondo che - vedi la storia dei pass a Sanremo - ha sempre messo l’autorità di quello che non è stampa ‘tradizionale in secondo piano.
Carolina sarà una V-reporter, la ‘voce’ del web, e interagirà con i fan del programma sul sito ufficiale, su Twitter (@thevoice_italy, #tvoi) e Facebook.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lei in video (che trovate dopo il salto).
Sarai la ‘voce del web’ di The Voice: ci racconti cosa farai?
In una prima fase - quella che vedrete con le brind audition e con le battle -, io raccoglierò del materiale (interviste, backstage), quello che non si riesce a vedere in televisione, e lo metteremo al servizio di chi guarda, quindi sul sito, sulla pagina Facebook e Twitter. Invece durante i live show avremo un studio che si affaccerrà su quello di The Voice, creando un filo diretto. Daremo la possibilità a chi guarda questo programma di avere un’interazione diretta con i protagonisti.
Parlando di web e social: tu sei una ‘intrippata’ per così dire con questo mondo o è la prima volta che te ne occupi?
Credo di avere un rapporto equilibrato con il web - credo! -. Non è la prima cosa che faccio la mattina, ma fa parte della mia vita in maniera importante.
Cosa ne pensi del rapporto tra il web e i programmi televisivi, che si sta sempre più sviluppando?
Penso che il rapporto tra il web e il programma televisivo sia fondamentale, nel senso che è naturale nel momento in cui ti siedi sul divano a vedere un programma: se vuoi fare un commento lo fai con la persona che ti siede accanto oppure lo condividi sui social. Credo che ormai vadano di pari passo.
Cosa ti aspetti da The Voice, sotto questo aspetto?
Credo che già il meccanismo sia vincente: è molto coinvolgente, lo abbiamo visto in studio. Tu vedi chi è alle spalle dei coach, ma loro no. C’è quella voglia, quel desiderio di parlare con i coach, di dire “Spingi quel bottone” oppure no. Si crea subito questo dinamismo quasi di verità con il programma, e quello secondo me è già vincente. Poi il fatto che si suoni dal vivo è fondamentale, così come che si costruisca un percorso dove c’è una sfida tra componenti della stessa squadra. Si cerca di fare un percorso per portare queste persone a fare un viaggio musicale importante.

Fonte:Tvblog

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