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martedì 1 ottobre 2013

Milly Carlucci: “Con Maria c’è grande stima, mi piacerebbe fare un programma con lei”

Il programma è fermo da più di un anno, è stata veramente una decisione condivisa fra te e la Rai? Come pensi verrà accolto dal pubblico di Rai1?
Penso che questo stop ci ha fatto molto bene. Da quello che mi risulta, il fatto di essere rimasti fermi per un po’ ha creato un effetto nostalgia che sono convinta ci farà bene.
Il rischio dei programmi che sono navigatori di lungo corso, è che tutto diventi una routine, invece mi sembra che ci sia un sensazione di desiderio di rivedere un amico che da tempo non si vede e tornare a divertirsi come la prima volta. Da parte nostra l’assenza, ci ha permesso di guardare in prospettiva tutto quello che abbiamo fatto in Ballando fino ad adesso e quindi riscoprirci anche noi un po’ rinnovati. La decisione è stata assolutamente condivisa fra noi e la Rai.
Qual è l’ascolto che ti prefiggi ?
Proprio nessuno. Quello che stiamo facendo è anche piuttosto anomalo, mi spiego, normalmente i programmi partono tutti assieme, noi rispetto alla concorrenza partiamo qualche settimana dopo, quindi previsioni sugli ascolti non riesco proprio a farle. Quando parti in una gara, lo sport insegna, i competitor devono partire assieme alla pari. Detto questo noi dobbiamo riconquistare la simpatia del pubblico che ci ha seguito in passato e perché no, prenderne del nuovo. Oltretutto quella di partire più tardi non è stata una nostra scelta, ma semplicemente una necessità dovuta al fatto che alcuni dei nostri maestri ballerini erano impegnati all’estero per lavoro. La maggior parte dell’anno la passano in Estremo Oriente, perché è lì che c’è il business della danza, non era proprio possibile fargli perdere quel tipo di lavoro, abbiamo dunque dovuto spostare la partenza fino a sabato. Tra l’altro la giornata del sabato rappresenta per noi un altro handicap fortissimo. Ormai i pubblici si sono consolidati per gruppi di reti, con il pubblico Mediaset che guarda solo i canali Mediaset ed il pubblico Rai che guarda solo le reti Rai. Rai1 ha in pratica il medesimo pubblico di Rai2 e di Rai3, quando il secondo ed il terzo canale della Rai hanno share forti, è automatico che ne risenta Rai1, di contro quando le reti 2 e 3 hanno share bassi in prima serata, ecco Rai1 che alza la sua percentuale. Per esempio da sabato riparte il bellissimo programma di Rai3 Ulisse, che è un programma che di suo fa share alti. Ci troviamo quindi in una serata in cui il nostro vero competitor, oltre ovviamente Canale5, è Rai3 con Ulisse.
Che ne pensi di una striscia quotidiana che possa aiutare il programma, l’avete mai proposta alla rete ?
I Ballando degli altri paesi hanno tutti una striscia quotidiana, che per altro ha grande importanza, visto che in quei paesi il programma di prima serata dura un ora, mentre la striscia quotidiana 30-40 minuti. Noi l’abbiamo proposta alla rete, però per ora non abbiamo ancora avuto un riscontro positivo. Rai1 di questi tempi sta cambiando e sta cercando di modernizzarsi, speriamo che dalla prossima edizione si possa avere l’opportunità di mettere in piedi una striscia, che come ben sai è molto importante per raccontare le storie dei personaggi che fanno parte dello spettacolo, in un programma come il nostro, strutturato come un talent show. Ora, per raccontare le storie dei nostri protagonisti, abbiamo solo il minuto e mezzo della clip che precede l’esibizione della coppia in gara, davvero poco. D’altra parte non possiamo occupare più spazio al sabato sera, altrimenti non finiremmo più, ecco quindi la necessità di avere una striscia per sviluppare e raccontare al meglio le storie che nascono all’interno del nostro programma, speriamo nel futuro dunque.
C’è un elemento nel gruppo di quest’anno che pensi possa sorprendere il pubblico ?
Ce ne sono molti. Di questi personaggi, fondamentalmente, noi conosciamo la facciata A, quella cioè legata alla loro carriera professionale. Il bello di un talent è che riesci a vedere anche la quotidianità di queste persone, l’altro lato della medaglia, quella lontana dal loro mestiere di attore, cantante, sportivo etc. Penso che saranno in molti a sorprenderci.
Tutti sanno che tu sei il capo progetto-generale di Ballando, come vi dividete il compito fra voi autori, quanti siete, anche rispetto ad altri programmi che vedono pletore di autori ?
C’è un gruppo di 4 autori che si occupano dei personaggi, del mondo del dietro le quinte, delle clip e del racconto, Svevo Tognalini, Simone Pippo, Maddalena De Panfilis e Lucia Leotta. Ogni personaggio viene seguito nel suo percorso all’interno del nostro programma. Insieme a loro c’è un quinto autore, Giovanni Giuliani, che si occupa di ciò che facciamo con il mondo del web, dei social network, tutto quello che appare di Ballando su internet. Lui si occupa anche della figura del ballerino per una notte, una cosa non facile visto che spesso lo abbiamo in studio anche solamente dal sabato mattina. Per finire ci sono altre 3 persone, Luca Alcini, Giancarlo De Andreis ed io, che ci occupiamo della confezione vera e propria della trasmissione, dai temi, passando alle scalette, alle musiche e alla parte creativa vera e propria. Quindi c’è una parte “psicologica” ed una parte “varietà”.
Come sarà il meccanismo di quest’anno, ci saranno delle novità oppure si andrà sul classico ?
Dobbiamo ritornare e non sconcertare il pubblico che si aspetta il “suo” Ballando. Ci sono state delle piccole modifiche nella scenografia, nelle sale prove, ma sono tutte novità di cui non ti devi accorgere. Devi vedere uno spettacolo moderno, frizzante, senza accorgerti delle modifiche che sono state eventualmente fatte. Nel corso delle settimane poi ci saranno sorprese e novità nel meccanismo, ma tutto verrà introdotto piano piano, senza sconcertare il pubblico, mentre rimarrà il ballerino per una notte.
Il direttore Leone ha difeso la scelta di Lea T. nel cast, da qualcuno che l’aveva criticata. Da parte vostra quali sono stati i motivi per cui l’avete scelta ?
Cominciamo con il dire che da parte nostra la presenza di Lea nel cast è intanto motivata dal suo status di “star”. Lei infatti, rispetto ad altre modelle che si definiscono tali, anche se hanno magari fatto solo un catalogo di boutique, è una grande interprete del mondo della moda. Lei è la testimonial di campagne di altissima moda, ma anche allo stesso tempo di marchi più squisitamente “pop”. Insomma è una modella internazionale a tutto tondo e di grande successo. Poi come tutti i personaggi che sono all’interno di Ballando, ha una storia. Il vissuto di Lea è particolarmente difficile, ma un altro motivo per cui lei è all’interno del cast di un programma familiare su Rai1 è perché ha una grande storia di famiglia. Lei dice sempre, con grande schiettezza, che la sua vera forza ed il suo successo è la sua famiglia. Senza quella mamma, con cui ha avuto un amore immenso, senza quel papà che è riuscito a superare quei suoi preconcetti e pregiudizi, non sarebbe riuscita ad arrivare dove è arrivata. Grazie alla sua famiglia lei ha vinto e questo tipo di storia, che in altre vicende simili di cronaca ha avuto esiti anche drammatici, in questo caso si è conclusa in maniera meravigliosa. Noi non siamo un programma di approfondimento, noi attraverso il vissuto che Lea farà con noi, dedurremo il personaggio, la storia, ma senza entrare in discorsi propri di programmi d’altro tipo, noi siamo pur sempre un programma di varietà. Sicuramente la sua presenza sarà un segno importante per spiegare a tutti che veramente non si deve giudicare una persona superficialmente, perché il pregiudizio è una delle cose più dannose che ci possono essere. La nostra deve essere sempre di più una società di comprensione ed accoglienza.
A questo proposito ti posso chiedere che ne pensi delle parole dette pochi giorni fa dal presidente della Barilla a proposito dei gay?
Lui stesso si è scusato per quello che ha detto. Ha capito di aver detto una cosa senza pensare. Il problema dell’accoglienza e della comprensione non riguarda solo la diversità sessuale, che sembra un argomento per cui noi tutti ci infiammiamo, ma riguarda tutte le diversità che siano di razza, religione, cultura e di idee politiche. La non accoglienza, il non rispetto sono una piaga per la società, una piaga molto grave.
C’è qualcuno che continui a corteggiare per Ballando e che per vari motivi non sei ancora riuscita a portare ?
I nomi non li dico, ma ti posso dire che quest’anno ho portato al si, persone che mi dicevano di no da anni. Per esempio Roberto Farnesi, Lorenzo Flaherty, lo stesso Boldi. Resistendo, insistendo e perseverando i loro no sono diventati poi dei si. Per quello che riguarda quelli che mi hanno detto ancora di no, almeno ho delle buone riserve per la prossima edizione di Ballando (ride, ndr).
Sei una aziendalista Rai da molto tempo, ad un anno dall’insediamento che ne pensi dell’operato dei dirigenti che la stanno amministrando e avresti delle idee da proporre loro per migliorarne la competitività ?
Oggi siamo nella fase del tirare la cinghia, ottimizzare la spesa e far quadrare i conti. Quando tutto sarà a posto rispetto a questo, allora potremmo pensare a tutte le idee e tutto quello che si può fare per migliorare un azienda che è già grandissima di suo. L’attuale dirigenza Rai sta lavorando su questo e credo stia lavorando bene. Diciamo poi che con tutti i problemi e tutte le difficoltà noi della Rai restiamo sempre dei numeri uno e questo si può dire con orgoglio.
Ad alcuni mesi di distanza un tuo giudizio su Altrimenti ci arrabbiamo, lo rifaresti oggi o chiederesti più tempo per confezionarlo meglio ?
Lo rifarei oggi tale e quale come è stato. Quella è stata una specie di sfida aziendale dove sia noi come autori che lo staff tecnico della Rai ha fatto un impresa davvero impossibile sulla carta. Riuscire cioè a confezionare un programma in pochissimo tempo. Io ho lavorato molto all’estero e credimi in questi casi viene fuori la creatività e l’estro degli italiani. Quello era un programma che ha fatto il 17% di share alla prima puntata, che era il vero valore di quella trasmissione, poi, a proposito del discorso che ti ho fatto prima sugli ascolti, con la seconda è partito il programma forte di Rai3 e siamo matematicamente calati, cosa che è successa anche con Ti lascio una canzone in precedenza. Inoltre su Canale5, va detto, c’era il gotha schierato, con investimenti massicci in termini di ospiti, che un servizio pubblico, soprattutto in questo periodo, non può fare di certo e che risulta assolutamente immorale da parte nostra chiedere.
C’è un progetto televisivo che hai nella mente e che vorresti portare sul teleschermo ?
Ne abbiamo tantissimi, ne proponiamo tanti. Oltre per esempio a Bobo e Marco, andato su Sky e che voglio riproporre prestissimo, ce ne sono altri di genere diverso, magari adatti ad altre reti e non solo per il grande pubblico familiare di Rai1. Finito Ballando con le stelle, che ora mi impegna 24 ore su 24, mi butterò su altri progetti ed appena ci saranno delle novità sarai il primo a saperlo.
Giulio Cesare diceva “Se non puoi sconfiggere il tuo nemico fattelo amico”. Ecco, posto che Maria De Filippi con il suo Italia’s got talent sia una tua “nemica”, almeno nello spazio del sabato sera per qualche settimana, pensi che potresti fare un programma insieme a lei e se si che tipo di trasmissione?
Premetto che Maria De Filippi non è una mia nemica, ma una persona che stimo moltissimo, non posso dire amica, una cosa questa che forse spesso si dice a sproposito nel mondo dello spettacolo, però ci sentiamo spesso al telefono e ci messaggiamo di frequente. Lei è stata cosi carina da mandare Emma ed Alessandra Amoroso, oltre che Maurizio Costanzo a Ballando. Ha fatto poi una bella telefonata in diretta, ci sono state cioè molte testimonianza di stima fra di noi e anche di amicizia evidentemente, che io ricambio. Lei infatti mi ha anche invitata ad andare in un suo programma, l’azienda però in passato non mi diede l’autorizzazione ad andare. Diciamo che io la ritengo una numero uno assoluta, ma non solo nei risultati, ma proprio per la sua capacità di organizzazione del lavoro, per la sua creatività. Sono orgogliosa del fatto che nel mondo dello spettacolo ci sia una donna come lei, perché fa onore al lavoro di noi donne. Mi piacerebbe moltissimo fare un programma con lei, magari su un terreno neutro. Cioè non potendo, magari per veti incrociati delle nostre due aziende su Rai o Mediaset, fare qualcosa che so, a La7 oppure a Sky. Sul tipo di programma bisognerebbe trovare una formula che coniughi le nostre due diverse anime. Trovata una formula, potrebbe venire fuori qualcosa di interessante ed originale. Magari ci potrebbe essere una occasione in un grande evento nazional-popolare, per esempio mi viene in mente la cerimonia di premiazione degli Oscar Tv, o qualcosa del genere. Devo dire però che un premio ti lega le mani in un format già precostituito e forzatamente già scritto, non è veramente un luogo in cui puoi esercitare tanta creatività, però dai, lanciamo intanto l’idea di un Oscar Tv condotto da noi due, poi magari ci inventiamo un bel programma da fare insieme.
Chiudiamo con una specie di appello, perché il lettore di TvBlog che ci sta leggendo, dovrebbe guardare sabato Ballando con le stelle ?
Perché secondo me si fa un sacco di risate ma si potrà anche commuovere. Si potrà forse anche arrabbiare, potrà polemizzare e alla fine si sarà divertito. Tra una risata, una cosa di cuore, magari una piccola polemica avrà passato una serata diversa, una serata come ormai secondo me, è sempre più difficile passare in TV.


Fonte:Tvblog

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