Translate

giovedì 10 ottobre 2013

Radio Belva: Cruciani e Parenzo provocatori banali. Il resto è trash, parolacce e volgarità

Se ne discuterà nei prossimi giorni e già questa rappresenta una vittoria per Cruciani e Parenzo che hanno messo in piedi questo casino (“caravanserraglio” è un termine troppo nobile per l’occasione) solo per tale scopo.

Si possono dare giudizi di tutti i tipi rispetto a quanto visto in onda stasera su Rete4; l’unica certezza è che usare la tragedia di Lampedusa (dove i morti sono veri, qualora qualcuno se ne fosse dimenticato) per inscenare una farsa del genere è stato - e rimane - vergognoso. Una volgarità di cui si sarebbe dovuto fare a meno.
Radio Belva è un talk show in cui si parla per tre ore di nulla. Non c’è una notizia, né un’informazione donata al pubblico. Manca tutto quello che è alla base del giornalismo. È uno spettacolo televisivo in cui domande e servizi sono realizzati al solo scopo di provocare risse e scintille. Bastava leggere l’elenco degli ospiti, d’altronde, per capire le intenzioni di Cruciani e Parenzo. Ma, nonostante tale proposito fosse chiaro a tutti, ma proprio a tutti, i due giornalisti (incredibile) sono riusciti a farsi trovare impreparati, rischiando l’interruzione del programma per rissa. Il più banale degli errori.
I due conduttori, che fanno della provocazione banalotta la loro professione, hanno perso il confronto con Sgarbi, pronto a mandare in vacca la trasmissione (sarebbe dovuto andare fino in fondo, ci ha deluso). La rissa fisica tra il critico d’arte e Cruciani è stata evitata solo dalla messa in onda della pubblicità. Una scena penosa durata vari minuti e che alla fine è apparsa persino divertente (l’happy end non inganni, i due stavano facendo davvero sul serio).
In Radio Belva c’è trash a volontà, ci sono insulti, offese, parolacce. Un teatrino desolante e spassoso allo stesso tempo (grazie ad uno stranamente lucido Villaggio). Un programma di cui la tv del 2013 potrebbe fare a meno ma che molti (o pochi, lo scopriremo dopo le 10) non vorranno più perdersi.
Cruciani parla romanesco e chiama le camere come Funari. Parenzo incalza gli ospiti sul nulla e non permette in nessun modo che alle sue domande vengano date risposte. Lo studio è striminzito e aumenta la voluta sensazione di confusione assoluta.
Poi, certo, ci sono anche alcune idee positive come la pagella finale ai protagonisti della puntata o come il fantastico collegamento di Emilio Fede da un circolo romano di Sel.
Ma a Radio Belva i contenuti non contano nulla. L’importante è diventare trending topic su Twitter.
Radio Belva non fa informazione (tranne che sulle labbra della Parietti, che prima chiede a Sgarbi ‘faccelo vedè’ e poi si lamenta per le domande futili a lei rivolte). Videonews dovrebbe prenderne le distanze almeno per riscattare i tanti anni di Pomeriggio Cinque. Ma non lo farà, naturalmente.


Fonte:Tvblog

Nessun commento:

Posta un commento