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giovedì 30 gennaio 2014

Mistero, Marco Berry: "Raccontiamo delle (belle) storie"

Sul lago di Como, a bordo del piroscafo Patria, c’era tutta la truppa di Mistero, il programma in onda ogni giovedì sera nella prima serata di ItaliaUno. Non ho percepito nessuna inquietante presenza anche se ad un certo punto ho rischiato che una poltrona mi finisse sulla testa.
Ma questa è una storia che, forse, vi racconterò poi. Quello di cui voglio parlarvi ora è l’incontro con uno degli inviati dello show, Marco Berry, a cui ho chiesto subito una di quelle domande che, da spettatrice assidua del programma, mi sono sempre riproposta di chiedere se mai avessi intercettato uno degli inviati, magari uno di quelli più “navigati”. Quale domanda? Beh, questa: credi sempre a quello che racconti nei servizi che ti vengono affidati?
Partiamo da questo presupposto: io non credo né ai fantasmi né agli ufo. Ad essere sincero, mi fanno molta più paura gli esseri umani! Però sono curioso e attento a quello che mi capita nel senso che sono pronto a ricredermi. Non mi è mai capitato di toccare con mano ma nel momento in cui durante un servizio parlo con qualcuno che mi racconta di essere stato rapito dai fantasmi o di aver vissuto un’esperienza con gli extraterrestri, non mi pongo il problema che sia vero o meno. Mi pongo il problema di cosa mi sta raccontando e per quale motivo me lo sta raccontando: che cosa ha vissuto in realtà? Credo alle sue parole e a quello che ha pensato di aver vissuto. A me piace principalmente raccontare delle storie, mi interessa raccontare delle storie. Poi ognuno di noi ha colori differenti per raccontarle e la cosa mi affascina.
Quindi un Rettiliano potrebbe seguire Mistero per farsi un’idea dei meccanismi contorti della mente umana, forse. E per quanto riguarda gli abitanti del pianeta Terra, invece? Quale potrebbe essere, per noi, una buona ragione per guardare Mistero?
Raccontiamo delle belle storie, devi pensare che se nell’arco del programma c’è una storia che non ti piace, fra dieci minuti finirà e ne inizierà un’altra che potrà essere magari più interessante per te. E’ un programma di storie, alla fine io penso sempre che sia bello lasciarsi appassionare e soprattutto trasportare in un luogo che magari non conoscevi. Se poi non credi, come me, ai fantasmi, agli extraterrestri o agli ufo, non è detto che tu non debba ascoltare le storie di Mistero, perché ce ne sono davvero tantissime!
E anche Berry non è riuscito a sfuggire alle domande per la mia personale (e soprattutto non richiesta) indagine per scoprire l’identità di Adam Kadmon. Ancora una volta, sembrava che i miei interrogativi fossero destinati a non trovare risposta:
Se ti dicessi che l’ho visto senza maschera, lui perderebbe un po’ l’atmosfera, se ti dicessi di no, probabilmente non ci crederesti.
E quindi non mi avrà davvero detto nulla? Forse. O magari si è lanciato in un suggestivo parallelismo tra Adam Kadmon e Babbo Natale. 



Fonte:Tvblog

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