Paolo Bonolis rivolge i complimenti a Fabio Fazio per il Festival di Sanremo 2013, ma evidenzia un’anomalia in quella che chiama la “cassa mediatico-politica”. Il conduttore di Avanti un altro in un’intervista rilasciata al settimanale Chi ha approvato l’edizione faziana della kermesse canora:
Credo che la Rai abbia trovato la strada giusta con Fazio.
Poi, però, ha manifestato il suo dispiacere:
Mi spiace che la cassa mediatico-politica abbia dovuto spegnere il successo delle edizioni di Morandi e della Clerici. Si può essere bravi senza cancellare dall’anagrafe o mortificare altri esseri umani. Non credo che sia colpa di Fazio, ma qualcuno ha dimenticato qualche cosa. La valletta, per esempio, non c’era nemmeno nella nostra edizione del 2009; anche noi avevamo proposto la musica classica con Mozart e i Pink Floyd, non parliamo degli ascolti.
L’atteggiamento di Bonolis, protagonista assoluto di Sanremo 2005 e 2009 (e fino a qualche settimana fa dato come papabile per l’edizione 2014), è molto simile a quello messo in campo da Lucio Presta (il suo agente) e da Marco Salvati (uno dei suoi autori, il giudice di Avanti un altro) su Twitter negli scorsi giorni. Cordiali complimenti, tweet all’insegna del fair play, ma difesa fermissima di quanto fatto in passato da ‘quelli del loro giro’.
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