Urbano Cairo nel corso dell’incontro con la comunità finanziaria alla Star conference di Borsa Italiana ha spiegato in cosa consisterà la spending review che applicherà a La7. In pratica l’imprenditore non metterà in atto solo il contenimento delle spese improduttive, ma anche l’abbattimento dei costi generali pari oggi a 24 milioni di euro; questo significa che verranno cancellati i programmi che costano 40 mila euro a puntata e che verrò drasticamente contenuta la spesa da 27 milioni di euro per acquistare all’estero serie tv e film. Il taglio dei costi, ha assicurato Cairo, non colpirà né dipendenti né i programmi di successo:
Non taglieremo il costo del lavoro: il nostro obiettivo è dare alle persone che abbiamo in azienda delle cose da fare in più. Faremo un taglio di costi che non impatti sul personale e sulla qualità dei programmi di successo, ma sui costi improduttivi, non taglieremo i dipendenti.
Il numero uno della Cairo Communication ha confermato che il piano industriale sarà presentato a giugno ed ha precisato:
Oggi non abbiamo ancora un piano triennale dettagliato ma molte idee: manterremo l’attuale linea editoriale, manterremo e svilupperemo ancora meglio gli attuali programmi, ripensando la programmazione del pomeriggio.
Ecco, il pomeriggio. Tra i nomi in pole per occupare quella fascia di palinsesto (a discapito di Benedetta Parodi?) e per cercare di andare “maggiormente incontro al pubblico femminile e giovane”, ci sarebbero quelli di Tiziana Panella di Coffee Break e di Myrta Merlino de L’aria che tira che però “potrebbero sbarcare anche in prima serata”, come ha precisato Cairo.
Altra novità è rappresentata dal possibile lancio di una terza rete, sul digitale:
Altra novità è rappresentata dal possibile lancio di una terza rete, sul digitale:
Un domani potremmo lanciare anche una terza rete, dopo La7 e La7d, sempre sul digitale terrestre. Progetto possibile se chi lavora a La7 farà più cose di adesso.
Fonte:Tvblog
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