La nuova puntata di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, si è aperta come di consueto con la copertina satirica di Maurizio Crozza. Il comico si è concentrato sulla questione della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore della Repubblica sottolineando come sia in corso una discussione sui generis tra voto palese e voto segreto. A proposito di chi vorrebbe la seconda ipotesi, ha notato:
Tu che voti in questa maniera non hai la coda di paglia, ma un fienile che ti esce dal cul0.
Il comico ha poi esplicitato la dicotomia palese-segreto declinata negli aspetti più vari della vita italiana:
Che si debbano pagare le tasse è palese, come le usino è un segreto. Che un senatore condannato debba dimettersi è palese, perché dobbiamo beccarci pure sua figlia è segreto.
Crozza ha quindi immaginato che anche nel giorno del giudizio universale, la decisione su Berlusconi “slitterà a dicembre”. Ed ancora ha notato la contraddizione per cui il Cavaliere proprio non vuole rinunciare alla carica di senatore sebbene “da quando è iniziata la legislatura ha accumulato il 99,4% di assenze in Senato”.
Quindi Crozza si è occupato dello scandalo dello spionaggio americano (il Datagate), ironizzando sui possibili regali che Putin avrebbe potuto fare ai leader mondiali. Infine, una battuta sul paragone fatto da Massimo D’Alema secondo cui Matteo Renzi è come Virna Lisiperché con quella bocca può dire quel che vuole:
D’Alema è strano: per un anno sta zitto ma sembra che dietro tutte le mosse del Pd ci sia lui. Poi parla e capisci che dietro non c’è proprio nessuno.
Chiusura dedicata alle parole di Grillo che a proposito di Napolitano ha detto “anziano furbo e scaltro”:
Io non ho seguito bene, ma chi lo ha detto a chi?
Fonte:Tvblog
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