Il commissario Montalbano, Il gioco degli specchi: Una mattina Salvo (Luca Zingaretti) incontra la sua vicina di casa,Liliana Lombardo (Barbara Bobulova, qui la nostra intervista), in difficoltà con la sua auto e si offre di darle un passaggio fino in paese, in particolare da un meccanico di sua fiducia che possa poi ripararle la macchina. La donna racconta di essere sola in quei giorni perché suo marito Adriano (Andrea Renzi), come spesso accade, è fuori per lavoro. Il commissario si offre così di darle ogni mattina un passaggio fino all’autobus per Montelusa, dove lei lavora in un negozio di abbigliamento, fino a quando la sua macchina non sarà sistemata.
Arrivato in commissariato, Montalbano viene a sapere daCatarella (Angelo Russo, qui la nostra intervista) che in paese è scoppiata una bomba, davanti alla serranda di un magazzino. Sul posto ci sono già Augello (Cesare Bocci, qui la nostra intervista) e Fazio (Peppino Mazzotta,qui la nostra intervista) e Salvo li raggiunge, venendo messo al corrente dei fatti: la bomba era di basso potenziale e se in un primo tempo si pensa a una minaccia per il pizzo non pagato, ben presto quella ipotesi sembra da scartare, visto che il magazzino è vuoto. Inoltre il proprietario del magazzino, Angelino Arnone (Maurizio Laudicina Rossi), nega di poter essere l’obbiettivo di quello strano attentato e di aver mai pagato il pizzo.
La polizia inizia quindi a pensare che il destinatario di quell’avvertimento potrebbe essere qualcuno che vive nel palazzo accanto al magazzino, anche considerando che due degli inquilini sono due pregiudicati: uno è Carlo Nicotra, boss legato ai Sinagra, l’altro Stefano Tallarita, uno spacciatore che lavora al soldo dello stesso Nicotra. Quest’ultimo si trova in prigione, mentre nel suo appartamento sono rimasti solo la moglie e il figlio Arturo (Pietro Masotti), che non sembrano però avere nulla a che fare con i traffici dell’uomo.
Poche ore dopo, in commissariato, si presenta Angelino Arnone, cambiando versione e dicendo che l’avvertimento era rivolto a lui. A dimostrarlo anche una lettera anonima che ha appena ricevuto, anche se l’uomo dice di non saperne il motivo. Montalbano perde la pazienza, perché capisce che Arnone sta mentendo: qualcuno lo manovra e lo ha mandato là per confondere le acque.
La sera Salvo viene invitato a cena da Adelina (Mirella Petralia), perché suo figlio Pasquale(Fabio Costanzo) è uscito di nuovo di galera e vuole festeggiare coi suoi famosi arancini. Il commissario va e porta con sé anche Liliana, che ormai frequenta sempre di più. Alla cena Pasquale fa sapere a Montalbano di aver sentito in galera che la bomba era diretta a Stefano Tallarita, perché lo spacciatore ha iniziato a collaborare con la polizia.
Ma anche questa si rivela essere una falsa pista: il commissario viene infatti a sapere dalla Narcotici che Tallarita non sta affatto collaborando. Montalbano capisce che qualcuno sta cercando di confondere le acque, creando una sorta di gioco di specchi finalizzato a disorientare le indagini della polizia.
Intanto Salvo è confuso: da una parte Liliana, il cui marito è sempre lontano, sembra cercare di sedurlo, dall’altra seguendola il commissario scopre che ha una relazione con il giovane Arturo Tallarita. A complicare ulteriore le cose c’è Fazio che si accorge di un colpo di fucile di precisione contro la macchina del commissario, e Salvo ricorda che qualcuno ha sparato contro la sua auto una sera che in macchina con lui c’era Liliana. C’è qualcuno che la vuole morta? Forse, certo è che la storia di questa donna sembra collegata alla bomba.
Scoppia un’altra bomba, e anche stavolta con le stesse modalità: il bersaglio è un altro magazzino, anche questo vuoto. Le indagini di Fazio e Montalbano conducono alla prova che Liliana possa avere a che fare con le esplosioni: entrambi i magazzini, infatti, erano stati affittati da suo marito, che traffica in computer.
Salvo, incuriosito da questa coincidenza, decide di accettare l’invito a cena della donna, ma prima di uscire riceve una telefonata dal giornalista Zito (Roberto Nobile) che lo mette in guardia: qualcuno di Tele Vigata è pronto a seguirlo per fare uno scoop, quindi probabilmente vogliono incastrarlo. Il commissario, con l’aiuto di Fazio, si tira fuori dai guai: accetta l’invito a cena di Liliana, ma non si lascia sedurre e anzi ferma coloro che avrebbero dovuto riprendere il suo incontro intimo.
Salvo convoca in commissariato Ragonese (Filippo Brazzaventre) con il suo avvocato, per metterlo davanti alle sue responsabilità: volevano beccarlo in flagrante e sputtanarlo, e c’è anche una telefonata di Bordonaro (Marco Feo), uomo dei Cuffaro, che indica a Ragonese il luogo in cui trovare Montalbano con una donna.
Ormai ciò che sembra chiaro è che dietro le bombe e dietro il gioco degli specchi ci sia la mafia e il traffico di stupefacenti. Ben presto il commissario capisce anche che è il marito di Liliana ad essere invischiato in affari loschi e a rischiare. Ma a rischiare sono ora anche la donna e il suo giovane amante, Arturo, che sembrano spariti nel nulla.
Salvo, con l’aiuto di Mimì, cerca i due, ma anche il marito della donna, servendosi anche degli altri commissariati. Intanto arriva a Catarella la segnalazione di una macchina bruciata in una strada di campagna. Montalbano e Fazio vanno sul posto, scoprendo anche che nell’auto c’è un cadavere. La macchina risulta poi essere quella di Liliana e il cadavere bruciato quello di Arturo. Il cadavere di Liliana viene invece ritrovato nella sua casa, che si è cercato poi di dare alle fiamme.
Con l’aiuto di Catarella Montalbano scopre che dentro i computer del marito di Liliana c’è della droga. Il trafficante era quindi lui, e Liliana e il suo amante sono stati uccisi dai Cuffaro o dai Sinagra, per vendetta nei confronti dell’uomo. Per far uscire i colpevoli allo scoperto il commissario decide di rilasciare un’intervista esclusiva a Rete Libera e Zito, lasciando intendere che la droga si trova ancora a casa Lombardo.
E i mafiosi abboccano, visto che la notte si presentano in quella casa, trovandoci però la polizia. Si presenta anche Adriano Lombardo, ormai braccato dalle due famiglie mafiose e convinto a costituirsi per salvarsi la vita. L’uomo racconta al commissario che Liliana era solo una copertura per lui, e che lui stesso l’aveva convinta a fare la corte al commissario, per trovare un po’ di protezione in una situazione così difficile.
Fonte:Tvblog
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