Un Che tempo che fa “in miniatura”, nonché una brutta gatta da pelare per Luca e Paolo che alla fine ritornano sempre all’ovile.
Dopo aver trasformato Scherzi a parte in un varietà (berlusconiano), Luca e Paolo avevano provato a convertirsi alla tv radical chic, con qualche passaggio a Ballarò e Che tempo che fa su RaiTre e il loro spettacolo teatrale su La7, sul solco di Gaber. Senza farsi mancare, per fatturare nel frattempo, un cinepanettone.
La loro casa di adozione resta, però, Mediaset e i due hanno voluto stipulare un sodalizio con Antonio Ricci, il papà di Striscia la notizia.
Quest’ultimo era da un po’ che voleva sfidare le Iene sul piano delle inchieste e della tv fatta di “servizi”. Bloccando, così, un passaggio stesso delle Iene su Canale5 (intanto inflazionate da Lucignolo e X Love), ha partorito Giass (Great italian association), il varietà sull’Italia che cambia. E’ confermata la collocazione alla domenica sera, ma è stata appena ufficializzata la data del debutto: il 16 marzo.
Per cinque domeniche Luca e Paolo sfideranno l’extended version del programma culturale di Fabio Fazio, oltre che il temutissimo ritorno di Un medico in famiglia, alternando ingredienti comici e rubriche di approfondimento (chissà se Italia1 manterrà Lucignolo o lo sposterà di sera, trattandosi di un’altra autoproduzione Mediaset).
Intanto, con una fantasma passatista dietro l’angolo che fa paura, Luca e Paolo hanno appena registrato la sigla di Giass nel parco tematico Italia in miniatura di Rimini. Si tratta di Tanti auguri di Raffaella Carrà.
Intanto, con una fantasma passatista dietro l’angolo che fa paura, Luca e Paolo hanno appena registrato la sigla di Giass nel parco tematico Italia in miniatura di Rimini. Si tratta di Tanti auguri di Raffaella Carrà.
Peraltro è curioso che in questo periodo parta un altro programma a sfondo “patriottico”: Enrico Brignano condurrà per quattro puntate Il meglio d’Italia su RaiUno, a partire da venerdì 28 febbraio. Che rischi di “bruciare” alcune idee di Luca e Paolo?
Ricordiamo che nella storia della tv italiana mettere “l’italia” in un titolo e giocare alla pedagogia nazionalista non ha mai portato troppo bene, vedi Il più grande italiano di tutti i tempi di Francesco Facchinetti e Italiani di Paolo Bonolis.
Lo stesso Bonolis è l’ultimo che si è avventurato con un’autoproduzione su Canale5 alla domenica sera, nel lontano 2011. Peccato che il suo Senso della vita sia arrivato a minimi storici di 2 milioni e mezzo e al 12%.
Non a caso da allora Canale5 si è arresa, programmando speciali di Centovetrine in prima serata o vecchi film, fino a trovare nella telenovela Il Segreto la sua gallina dalle uova d’oro (a costo zero). Lo stesso Segreto continua a riportare ascolti più che lusinghieri, sfiorando i 4 milioni con un dignitoso 15% di share.
Tolte queste premesse, un grosso in bocca al lupo a Luca e Paolo per una missione che si preannuncia impossibile.
Fonte:Tvblog
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