Giulio (Simone Colombari) è stato ucciso, e mentre tutti i familiari arrivano alla fabbrica, partono le indagini per scoprire chi lo ha ucciso. Il maresciallo Ghirri (Adolfo Margiotta) chiede aiuto ad Anita (Serena Iansiti) per identificare le impronte digitali trovate su una tanica di benzina vicino al corpo del morto, e la maestrina è ben felice di poter aiutare le indagini a individuare l’assassino del padre di Francesco (Giulio Berruti).
L’impronta corrisponde a quella di Nicola (Matteo Anselmi), fratello della ragazza, che pare essere tornato nel borgo, benché ne sia stato allontanato per ordine dei Sormani. A testimoniare al maresciallo di averlo visto a Borgo Larici la notte del delitto è la cameriera Eva (Giulia Elettra Gorietti), che quella sera era uscita per incontrare il cameriere Antonio.
Anita e suo padre Dino (Franco Trevisi) non credono che Nicola sia l’assassino di Giulio e Francesco crede ai due. Si dice quindi pronto ad aiutare la maestrina a trovare il vero colpevole, benché suo nonno sia invece certo della colpevolezza dello Sclavi e dica di non voler più nemmeno sentire nominare la famiglia.
Intanto la testimonianza di Eva la costringe ad uscire allo scoperto con il maggiordomo Giardini(Jesus Emiliano Contorti) che si vede costretto a licenziare lei e Antonio, visto che i rapporti personali sul lavoro non sono consentiti. Salvo poi, grazie all’intercessione della governanteRachele (Simona Borioni), cambiare idea su Eva, quando scopre che come lui è cresciuta in un orfanotrofio.
Giovanni Sormani (Adalberto Maria Merli) ordina a Bastiani (Marco Falaguasta), rimasto ormai a dirigere la fabbrica dopo la morte di Giulio che invece lo aveva cacciato, di trovare e uccidere Nicola, perché vuole vendetta. Per questo Bastiani fa arrivare a Borgo Larici dei suoi amici fascisti, per aiutarlo nella caccia all’uomo.
Nicola intanto è nascosto da don Costante (Massimo Wertmuller) in chiesa, e il parroco fa in modo che Anita incontri il fratello. Ma anche i fascisti capiscono che il prete nasconde il ricercato, e lo minacciano. Non hanno però l’ordine da Giovanni Sormani di perquisire la chiesa e così si pensa a un piano: l’anziano Sormani ordina al maresciallo l’arresto di Anita e suo padre, e a Bastiani e ai suoi amici il pestaggio del povero Dino, mentre è recluso.
La mattina seguente Francesco, venuto a conoscenza dell’arresto, corre a salvare Anita e suo padre, liberandoli. Dino è malridotto, e viene portato a casa, assistito da sua figlia. Intanto tra lei e Francesco scatta il bacio, anche se la ragazza capisce che non ci può essere futuro per loro, visto che ormai le loro famiglie sono nemiche.
Anita e Francesco continuano a indagare, ognuno come può, per trovare il vero responsabile dell’omicidio di Giulio, arrivando a scoprire che qualcuno quella sera gli ha fatto recapitare una lettera, probabilmente per dargli appuntamento in fabbrica. Ma chi è stato?
Intanto Dino ha un malore e viene soccorso e curato dal dottor Conti (Giampiero Mancini), solo che Nicola, scoperto quanto accaduto al padre, si precipita nell’ambulatorio e pieno di rabbia ruba un bisturi, deciso a vendicarsi di Bastiani.
Il ragazzo corre per strada in cerca del capo-fabbrica che gli si presenta davanti, disarma Nicola e lo colpisce alla gola, uccidendolo all’istante. Il dottor Conti arriva subito dopo, ma non può fare nulla. Arrivano anche Anita e Francesco e la ragazza si dispera.
Morto Nicola, Anita capisce che per lei e Francesco non c’è futuro, visto l’odio che corre tra le loro famiglie. Per di più il nonno del ragazzo riesce a salvare Bastiani dall’incriminazione per l’omicidio di Nicola. La maestra Scali è pronta ad arrendersi, nonostante il giovane Sormani cerchi di convincerla a lottare ancora.
Morto Nicola, Anita capisce che per lei e Francesco non c’è futuro, visto l’odio che corre tra le loro famiglie. Per di più il nonno del ragazzo riesce a salvare Bastiani dall’incriminazione per l’omicidio di Nicola. La maestra Scali è pronta ad arrendersi, nonostante il giovane Sormani cerchi di convincerla a lottare ancora.
Fonte:Tvblog
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