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domenica 3 marzo 2013

I Borgia, su La 7 la famiglia senza pudore di Papa Alessandro VI. In onda nonostante le polemiche dell'Aiart


Sesso, intrighi, potere ed un nuovo Papa capace di tutto pur di restare tale: proprio mentre il mondo cattolico si ritrova senza Pontefice, La 7 propone una serie tv che ci riporta nel 1492, quando a conquistarsi il trono di capo della Chiesa era stata una famiglia che sarebbe passata alla storia, ovvero “I Borgia”.
Creato da Neil Jordan per Showtime, “I Borgia” è il racconto senza scrupoli di Rodrigo, interpretato da Jeremy Irons, che dopo la scomparsa di Papa Innocenzo VIII riesce a farsi proclamare Papa, col nome di Alessandro VI. Il suo nemico Giuliano della Rovere (Colm Feore), sconfitto al Conclave, non demorde e con l’aiuto di Orsino Orsini (Derek Jacobi) prova ad avvelenare il nuovo Papa.
Ma Alessandro VI ha dalla sua un’arma capace di entrare nelle stanze più segrete del Vaticano e di controllarne ogni movimento: i figli Cesare (François Arnaud), Juan (David Oakes) e Lucrezia (Holliday Grainger). Il primo diventa Cardinale e presidierà l’interno del Vaticano, colpendo coloro che cercheranno di attaccare il Papa con l’aiuto del servoMichelotto (Sean Harris). Juan diventa Gonfaloniere, mentre Lucrezia viene data in sposa aGiovanni Sforza (Ronan Vibert), consolidando l’alleanza col Nord Italia.
La relazione di Alessandro VI con Giulia Farnese (Lotte Verbeek) e la richiesta di aiuto aCarlo VIII (Michel Muller) da parte di Della Rovere daranno il via ad un gioco di intrighi e scandali che vedranno i Borgia al centro e che li porteranno a rispondere a loro modo, senza risparmiare nessuno.
Girato in Ungheria, “I Borgia” era nato inizialmente come progetto per il grande schermo, idea abbandonata da Jordan, che si è reso conto “che non sarebbe stato possibile comprimere in un paio d’ore temi e personaggi tanto complessi”.
“I Borgia”, proprio come l’omonima serie europea in onda su Sky Cinema, contiene alcune inesattezze storiche, che però vengono giustificate da esigenze narrative che puntano a mostrare il lato storico di una delle famiglie più famose della Storia rendendola moderna. Il risultato è un affresco di personaggi affascinante ed inquietante, capace di attirare oltre un milione di telespettatori in America per il primo episodio, ed ottenendo il rinnovo per una seconda ed una terza stagione. Showtime sta già pensando ad una quarta stagione che, però, dovrebbe essere l’ultima.
Dicevamo che “I Borgia” va in onda in un momento delicato per il mondo cattolico, tant’è che l’Aiart, l’associazione dei telespettatori cattolici, avrebbe invitato La 7 a rimandare la messa in onda della serie tv (che tra l’altro è stata fortemente criticata da “L’Avvenire”, che l’ha definita“un polpettone di sangue e sesso”). “I credenti sono in grado di fare le debite distinzioni con la situazione odierna, ma i non credenti o chi ha una cultura religiosa approssimativa forse no”, è l’accusa di Luca Borgomeo, presidente dell’associazione, pubblicata dal “Corriere della sera”.
“Quando è stata fissata la programmazione nessuno poteva prevedere una tale coincidenza temporale con la rinuncia di Benedetto XVI al Papato”. Il rinvio, secondo Borgomeo, “sarebbe utile anche per non dare un’immagine distorta del Papato”. La richiesta, a quanto pare, non è giunta negli uffici de La 7, che non ha pensato di rimandare “I Borgia” ed, anzi, spera che l’attualità possa dare una spinta ad una serie che difficilmente riuscirà a fare numeri importanti per la rete, vista la sua impostazione più da show-evento di nicchia che da serie di massa.

Fonte:Tvblog

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