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martedì 17 settembre 2013

Avanti un altro, prima puntata della terza edizione sottotono. Bonolis vive di rendita

Dalla prima puntata della terza edizione di Avanti un altro si doveva e poteva aspettare di più. Le occasioni per sorridere e ridere non sono certamente mancate, ma solo grazie a quanto costruito da Paolo Bonolis e il suo gruppo di autori negli anni scorsi.

Novità zero. Bonolis, comunque sempre il migliore nell’improvvisazione, si è reso protagonista delle stesse identiche gag messe in scene la scorsa stagione. Il rito portafortuna del tocco del suo lato B (risalente ai tempi di Affari tuoi), la difficoltà di lettura delle opzioni di risposta da parte dell’alieno, le stranezze del maestro Luca Laurenti, il seno della supplente, l’assalto del bonus da parte del pubblico femminile in studio. Qua e là qualche battuta a sfondo sessuale, ma davvero poca cosa. E pensare che l’anteprima aveva lasciato ben sperare con la messa in onda della telefonata di una telespettatrice non propriamente entusiasta del programma di Canale 5.
Nessun nuovo personaggio del minimondo ha avuto asilo all’esordio, il che suona francamente strano. Che gli autori non si fidino fino in fondo delle new entry del minimondo? I loro personaggi sono ritenuti più deboli rispetto a quelli storici? Non c’è stato abbastanza tempo per rodare i loro sketch?
Non conosciamo la risposta e vedremo nei prossimi giorni se ci sarà un’accelerazione in questo senso o se tale tendenza sarà rispettata.
Insomma, la sensazione è che per la prima puntata Bonolis abbia vivacchiato di rendita. Che però non può bastare e rischia di stancare i telespettatori, già vittime dei tanti blocchi pubblicitari.


Fonte:tvblog

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