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giovedì 29 agosto 2013

Presadiretta da lunedì 2 settembre torna su Rai3: Iacona presenta le prime 4 inchieste

Riccardo Iacona è pronto a tornare in onda con Presadiretta a partire da lunedì 2 settembre. Si tratta di un primo ciclo diquattro puntate al quale poi ne seguirà un altro da gennaio, per un totale di 17 appuntamenti. Tutti in prima serata, alle 21.05, suRai3 in staffetta con Report.

Le inchieste targate Gabanelli, come quelle di Iacona, infatti da questa stagione si spostano al lunedì per lasciare spazio alla versione allungata di Che tempo che fa la domenica.
Iacona su Il fatto quotidiano e sul sito ufficiale di Presadiretta ha presentato le prime quattro inchieste.
La prima si intitola ‘Ricchi e poveri’ e analizza la disuguaglianza sociale sempre più marcata nel nostro Paese. La seconda, dal titolo ‘Europa a pezzi’, fotografa il fallimento della politica di austerità, come dimostrano i casi di Portogallo e Grecia. Quindi ‘Lavori in corso’ per raccontare il mercato del lavoro paralizzato e ‘Soldi sporchi’ per analizzare il rapporto tra povertà e criminalità organizzata.
L’ex autore e collaboratore di Michele Santoro, sul sito ufficiale del programma Rai, ha scritto:
In queste 4 puntate vi porteremo quindi in giro per tutta l’Italia per vedere da vicino e toccare con mano come si sta riducendo la ricchezza del nostro Paese , dal Sud al Nord e cosa comporta questo per la nostra vita e quella dei nostri figli. Vi porteremo in Sicilia dove la gente ha ripreso ad emigrare verso i Paesi ricchi del Nord Europa, Germania prima fra tutti. Vi faremo conoscere chi sono i nuovi emigranti italiani e che cosa stanno lasciando.
A Il Fatto quotidiano il giornalista ha invece spiegato quale deve essere l’atteggiamento del giornalismo nei confronti dei problemi che colpiscono il Belpaese:
Dobbiamo capire a mente lucida in quali guai siamo incappati. I dibattiti che tengono banco in questi giorni sulla condanna di Berlusconi hanno messo sotto ricatto un’intera nazione e offuscato i mali di cui soffre.
Insomma, dei guai giudiziari di Silvio Berlusconi “è giusto parlarne visto che il suo reato c’entra con l’evasione fiscale e se l’Italia è piegata lo è anche perché siamo un Paese di evasori. Però non possiamo fermarci qui, il dibattito deve andare oltre”.


Fonte:Tvblog

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