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mercoledì 15 maggio 2013

Come un delfino - La serie, su Canale 5 la fiction con Raoul Bova (anche alla regia)


A due anni dalla messa in onda del film-tv in due parti (visto nella prima puntata da sei milioni di telespettatori e nella seconda da 7,3 milioni), da questa sera alle 21:10 su Canale 5 va in onda“Come un delfino-La serie”, la fiction che segue le avventure del nuotatore Alessandro e del suo gruppo di ragazzi in cerca di riscatto.

Protagonista, ma anche produttore (con la sua casa di produzione San Marco), ideatore della serie con Stefano Reali e per la prima volta regista, è Raoul Bova, nei panni di Alessandro, l’atleta che nel film-tv ha deciso di opporsi alla mafia riuscendo ad allenare un gruppo di ragazzi con dei precedenti penali.
Si riparte qualche mese dopo la conclusione dei fatti raccontati nella miniserie: Alessandro, con i ragazzi del Sole, ovvero Nasca(Jacopo Cavallaro), Andrea (Gianluca Di Gennaro), Rocco(Gianluca Petrazzi), Nico (Tommaso Ramenghi) e Bibbi(Andrea Troina) sono ora costretti a trasferirsi a Roma. La piscina che era stata sequestrata alla malavita e nella quale avrebbero dovuto allenarsi esplode a causa di una bomba posizionata da Totuccio Scalese (Tony Sperandeo), padre di Ciro (Paolo Ricca). Nell’esplosione muoreNazi (Damiano Russo, l’attore è scomparso due anni fa a seguito di un incidente stradale).
Alessandro ed i suoi ragazzi, con Spartaco (Maurizio Mattioli) così, trovano ospitalità alla “Taurus”, importante piscina di Roma gestita da Ugo (Paolo Conticini), manager del protagonista. Ma il loro arrivo non è gradito ai ragazzi che si allenano in piscina: Marco(Federico Costantini), Simone (Lorenzo De Angelis), Giacomo (Alan Cappelli), Luca(Domenico Balsamo) e Filippo (Diego D’Elia), che li prendono in giro e li considerano inferiori.
Come se non bastasse, ad allenarli c’è Enrico (Marco Falaguasta), già allenatore di Alessandro, che lo porta a ricordare il suo difficile passato, oltre che i suoi duri metodi di allenamento. Intanto, Don Luca (Ricky Memphis) e Nico diventano testimoni chiave del processo contro Ciro. Per impedire la loro testimonianza, gli Scalese contattano Ugo che, pressato dai debiti, si trova costretto ad accettare i loro soldi pur di neutralizzare Alessandro: senza di lui, i ragazzi non sarebbero più motivati ed il processo assumerebbe un tono diverso. Tra i nuovi personaggi c’è Anna (Giulia Bevilacqua), giornalista che si appassiona alla storia di questi ragazzi e decide di aiutare Alessandro.
Ancora una volta, “Come un delfino” si propone di raccontare valori come la giustizia, la lealtà e la volontà attraverso uno sport che richiede sacrificio e duro allenamento come il nuoto. La Federazione italiana nuoto ha deciso di collaborare alla produzione della fiction, permettendo le riprese in alcune location, come lo Stadio del Nuoto del Foro Italico. Ma la serie è stata anche girata a Malta, mentre le musiche sono ancora quelle di Ennio Morricone.
Raoul Bova, alla presentazione di “Come un delfino-La serie” si è detto convinto di come questa fiction possa servire a far conoscere uno sport come il nuoto che regala tante soddisfazioni, ma anche che, proprio per la sua capacità di trasmettere valori sani e positivi, la serie tv potrebbe continuare a lungo:
“Questa storia secondo me potrebbe andare avanti in eterno perché porta avanti valori fondamentali, secondo me lo sport è importantissimo e forse andrebbe insegnato ancora di più nelle scuole fin da subito. Questa storia può continuare all’infinito e in maniera positiva dando messaggi importanti di ideali, di giustizia e di legalità” (Fonte:TMNews)
Una terza stagione di “Come un delfino” è già in fase di scrittura: se il pubblico dovesse accogliere questi quattro episodi così come ha accolto il film-tv, Canale 5 potrebbe aver trovato una nuova serie su cui puntare.

Fonte:Tvblog

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